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BP, la catastrofe del petrolio: si vede la fine? Sì, dell’umanità

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Artemis
view post Posted on 28/6/2010, 12:46 by: Artemis     +1   -1




Evidenze indicano che l'esplosione di Deepwater Horizon è stata volontariamente architettata

- Massicia vendita interna di azioni e titoli BP nei giorni e nelle settimane prima del disastro
- Collegamento di Halliburton con l'acquisizione della società di pulitura giorni prima dell'esplosione
- Relazione BP cita manomissioni irregolari di attrezzature di sigillatura del pozzo
- Il Governo stà utilizzando il disastro per spingere la Carbon Tax e la nazionalizzazione dell'industria petrolifera

Altri dettagli qui: link

Italiano trova soluzione per bloccare il petrolio - Bp e ambasciata americana lo ignorano
http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/06/...ce-ma-bp-e.html

Sono l'ennesima conferma, che il disastro ecologico senza precedenti nel Golfo del Messico è stato intenzionalmente procurato; se non fosse così perchè non proverebbero subito questa soluzione? Le autorità e la BP d'altronde non hanno avuto nessuna esitazione ad usare tonnellate di composti chimici tossici per ottenere una semplice diluizione del petrolio in un volume più ampio, aggiungendo danno al danno.

Come scrive Tom Bosco in un suo recente articolo:

CITAZIONE
La quantità di petrolio che fuoriesce dalla falla è abnorme, al punto che più che di falla si potrebbe ormai parlare di un piccolo vulcano di petrolio sottomarino; qualcuno, ricordando come il disastro della Exxon Valdez era finora considerato il peggiore della storia, fa notare come nell'area fuoriesce una quantità di petrolio pari a quella della superpetroliera affondata in Alaska ogni quattro giorni; l'enorme quantitativo di un solvente estremamente tossico, il Corexit 9527, utilizzato dalla BP (si parla di almeno 800.000 galloni, ma ritengo sia una stima per difetto), sta "sciogliendo" le chiazze di petrolio in superficie creando nel contempo enormi "nuvole" di idrocarburi e solventi in sospensione sotto il mare per decine di metri, distruggendo letteralmente tutto ciò che vive là sotto.

I solventi e gli aromatici degli idrocarburi, estremamente volatili, sono destinati a entrare nel ciclo meteorologico delle precipitazioni piovose che interesseranno il continente americano, con conseguenze inimmaginabili per gli esseri umani, gli animali, le piante, la catena alimentare, le falde idriche... in Florida già si segnalano piogge contenenti petrolio, e si sta avvicinando la stagione degli uragani. E volete sapere cosa ha dichiarato uno degli esperti petroliferi della BP che stanno cercando senza alcun successo di tappare la falla? Secondo lui, "la cosa migliore da fare" sarebbe inserire una piccola bomba nucleare nel pozzo in questione e farla detonare per sigillarlo!

E intanto, come documentato da questa foto diffusa dalla NASA, il petrolio sta entrando nel ciclo della Corrente del Golfo e quindi si farà un bel giro nell'Atlantico...

I motivi???

Secondo alcune fonti, 40 milioni di persone nella regione del Golfo interessata dal disastro petrolifero starebbero per essere "evacuate" dalle forze militari.

Secondo alcune fonti, le forze militari statunitensi sarebbero in procinto di "evacuare", sotto il pretesto della tossicità, 40 milioni di persone nella regione del Golfo del Messico colpita dalla marea di petrolio.

CITAZIONE
Ora esiste il rischio concreto che dalle fessure sul fondo si formino enormi bolle di gas metano in pressione che risalendo alla superficie potrebbero devastare navi e piattaforme di trivellazione nella zona e uccidere un gran numero di persone.

Ma questo è ancora niente: lo scenario peggiore prevede che se queste bolle dovessero fratturare ulteriormente il fondo marino, si verificherebbe un’esplosione di una potenza assimilabile alla devastante eruzione di Mt Saint Helens, nel Pacifico nord-occidentale, avvenuta nel 1980. Un enorme flusso di gas si farebbe strada attraverso chilometri di roccia sedimentaria, strato dopo strato, esplodendo con una pressione stimata di 50 tonnellate per pollice quadrato che squarcerebbe varie miglia di fondo marino con una detonazione gigantesca, uccidendo tutto ciò con cui entra in contatto e innescando un’ondata di tsunami quasi supersonica con velocità fra i 650 e 950 chilometri orari e alta oltre trenta metri.

Florida, Lousiana, Texas… devastazione totale, con decine, forse centinaia di migliaia di vittime. Come ciliegina sulla torta, sembra che il petrolio che continua a fuoriuscire sia anche moderatamente radioattivo! Apparentemente questo fattore è legato, guarda caso, proprio alla forte presenza di metano.

40 milioni di persone potrebbero essere collocate solo nei famigerati campi FEMA, costruiti in tutto il paese e simili a campi di concentramento o di prigionia, con inceneritori in dotazione a ciascun campo.

Sebbene stiano spacciando alla gente questo trasferimento come temporaneo, ci sono fondate prove per ritenere che lo sversamento di petrolio è stato innescato deliberatamente per implementare la legge marziale e trovare un pretesto per rinchiudere la gente nei campi di prigionia FEMA, nell'ambito dell'agenda del Bildelberg per impadronirsi degli USA.

A causa dell'estrema tossicità del metano, dell'acido solfidrico e dell'acido cianidrico, altre relazioni indicano che l'unica soluzione in grado di contenere la falla principale sarebbe un ordigno nucleare piazzato all'interno del secondo pozzo di emergenza intorno al mese di settembre.

La BP e la Transocean finiranno per dichiarare bancarotta nel corso delle prossime due settimane e scaricheranno sulle spalle degli americani le spese dei danni, che si stima raggiungeranno mezzo trilione di dollari. Questo potrebbe portare gli Stati Uniti al collasso finanziario dato che non esistono fonti disponibili da cui prendere in prestito ulteriori fondi. Infine se il fondale marino è fratturato, saranno sospese tutte le trivellazioni lungo la costa del Golfo e questo porterà ad un raddoppio globale dei prezzi dell'energia e del gas entro i prossimi mesi.

Edited by Artemis - 28/6/2010, 14:17
 
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11 replies since 3/6/2010, 15:43   534 views
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